Dal rapporto Enea 2019 sull’Efficienza Energetica, presentato ufficialmente ieri, emerge un quadro positivo sugli interventi di sviluppo sostenibile intrapresi nel nostro paese per combattere la piaga del surriscaldamento globale. In Italia, dal lancio della misura dell’Ecobonus (2007), sono stati investiti più di 39 miliardi di euro per interventi di riqualificazione energetica, di cui 3,3 miliardi solo nel 2018, con un risparmio cumulato di circa 100 milioni di Megawattora (MWh). Un risultato importante, che proietta il nostro paese in una direzione sempre più “green”, con l’esplicita volontà di insistere con politiche sostenibili e agevolare l’impiego di risorse rinnovabili in grado di migliorare l’efficienza energetica.
Grazie all’Ecobonus in Italia solo 2018 sono stati risparmiati 16 milioni di MWh, che equivalgono al consumo di annuo delle famiglie di una città come Roma, di circa 2 milioni e mezzo di abitanti.
Solo nel 2018 sono stati eseguiti oltre 334.000 interventi di efficienza energetica: circa 140.000 richieste hanno interessato la sostituzione dei serramenti, circa 90.000 la sostituzione degli impianti di climatizzazione e oltre 70.000 le schermature solari (nella tabella 4 qui sotto è riportato il dettaglio delle singole tipologie di intervento).
È interessante osservare (nella tabella 3.6) come nel 2018, il contributo principale in termini di risparmio energetico provenga dal cambio dei serramenti (427 GWh/anno), seguiti dagli interventi sulle pareti (circa 362 GWh/anno). Nel periodo 2014-2018 il contributo derivante dalla sostituzione di serramenti supera i 2.500 GWh/anno, seguito dagli interventi sulle pareti con oltre 1.650 GWh/anno, e dall’installazione di caldaie a condensazione con circa 880 GWh/anno.
Nella tabella 3.8 vediamo inoltre come il risparmio energetico sia significativo soprattutto in relazione all’epoca di costruzione e alla tipologia di edificio per il quale si effettuano i lavori di riqualificazione energetica. Ad esempio interventi su una costruzione isolata (villa) costruita tra il 1961-1970 hanno portato a un risparmio considerevole di 94,7 GWh/anno alle famiglie.
Infine nella tabella 3.10 del rapporto Enea possiamo notare come oltre il 60% dei serramenti sostituiti sia in PVC mentre per le tipologie di vetro, si è scelto nel 71% dei casi quello a bassa emissione. I serramenti in PVC con vetro basso emissivo rappresentano quindi circa il 45% delle finestre sostituite.
Oltre al rapporto sulle policy e l’efficienza energetica, l’Enea ha pubblicato anche il rapporto annuale sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e utilizzo di fonti di energia rinnovabili negli edifici esistenti, che ti invitiamo a consultare qui. Un documento, dove, oltre ai risultati degli interventi legati all’Ecobonus, sono riportati i risultati degli interventi che rientrano nel Bonus Casa.
Per qualsiasi dubbio sugli interventi che puoi scegliere per la tua casa, volti a migliorarne la sicurezza, il confort e il risparmio energetico, e per conoscere i prodotti che accedono alle agevolazioni fiscali, consulta la sezione del sito dedicata alle detrazioni o chiama gratuitamente il nostro numero verde 800 180 808, il nostro ufficio amministrativo è a tua disposizione.
FONTE: sito informativo Enea
4 Luglio 2019 © Riproduzione riservata